Distribuzione: Grecia e Sardegna. Ama la boscaglia mediterranea formata da piante sempreverdi e ricche di vegetazione.
Dimensioni: 25-30 cm i maschi, 25-35 cm le femmine.
Maturità sessuale: 5-7 anni i maschi, 8-10 anni le femmine.
Riproduzione: Le Marginata iniziano a riprodursi intorno al decimo anno di vita; il rituale dell’accoppiamento inizia subito al risveglio dal letargo o prima dello stesso: il maschio urta ripetutamente il
carapace della femmina, cerca di morderle le zampe e infine si accoppiano.
Durante l’accoppiamento il maschio emette una specie di fischio, è l’unico suono che emette durante la sua vita. Dopo due tre settimane la femmina inizia a deporre le uova. Il numero di uova deposte varia in base alla grandezza della
femmina e può variare dalle 5 alle 15 uova per deposizione. Mediamente depongono 2-3 volte a stagione.
La femmina può ritenere lo sperma del maschio anche per più di due anni, questo le consente di continuare a riprodursi in natura, dove l’incontro del maschio non è così frequente come nei nostri recinti.
Allevamento in cattività: in casa l’allevamento è assolutamente da evitare, serve uno
spazio esterno recintato per evitare le fughe. Per ogni esemplare bisognerebbe garantire uno
spazio minimo di circa 5 mq, ma più grande è il recinto meglio si adatterà la tartaruga.
La proporzione minima maschi femmine è 1:3 per evitare stress e lesioni da accoppiamento nei confronti della femmina.
La recinzione può essere fatta in mattoni di tufo, paletti di legno o pannelli di plexiglass. La rete come recinzione non è consigliata.
L’
altezza minima per una recinzione efficace è di circa
25-30 cm.
Il recinto deve essere ben esposto al sole per la maggior parte della giornata e bisogna fornire dei rifugi dove la tartaruga può andare a rinfrescarsi nelle giornate più calde o dove andare a ripararsi per il letargo. Tali zone possono essere ricavate sia allestendo una vera e propria casetta sia con degli arbusti (rosmarino prostato, lavanda, salvia, hypericum ecc.).
Durante i primi anni di vita, fin quando la tartaruga non raggiunge circa i 10 cm di lunghezza, è consigliabile coprire il recinto con una rete a maglie strette per evitare le aggressioni da parte di rapaci, gatti e cani.
La convivenza con i cani non è mai esente da rischi.


Alimentazione: è una specie prevalentemente erbivora per cui la sua alimentazione dovrà essere basata principalmente su erbe di campo/selvatiche. Le più indicate sono: tarassaco, piantaggine, malva, trifoglio, hibiscus, borraggine e ortica.
Tra le verdure coltivate è meglio limitarsi al radicchio rosso, bieta e catalogna. L’insalata è da evitare in quanto povera di sostanze nutrienti.
La frutta può essere somministrata, ma in piccole quantità e sporadicamente (1-3 volte al mese). Come frutta si può scegliere: buccia di melone o anguria, fragole, albicocche. Come fonte proteica non disprezzano, di tanto in tanto, lombrichi e chiocciole.
DA NON DARE: crocchette per cani o gatti, pomodori, pasta, pane, riso. Se la dieta è ricca di erbe selvatiche non necessitano di altre integrazioni, altrimenti è utile aggiungere un osso di seppia come fonte di calcio.
Letargo: è consigliato far fare loro il letargo fin dal primo anno di vita per garantirgli un adeguato sviluppo. La temperatura ideale durante tutto il letargo oscilla tra i 2 e i 4 C°. Al di sotto dei 12-15 gradi cominciano a non mangiare e a prepararsi per il letargo. Cercano il posto migliore dove interrarsi e una volta trovato possiamo coprirle con un abbondante strato di foglie e paglia per dare loro una buona protezione dal freddo e mantenere più stabili possibile le temperature al livello della tartaruga. Il letargo inizia intorno a Novembre e finisce a Marzo/Aprile a seconda delle condizioni climatiche.
Legislazione: inserita nell’appendice II del CITES e nell’Allegato A del regolamento CE.